Liryc Dela Cruz è un artista e regista originario di Tupi, South Cotabato, nelle Filippine (Mindanao), e di Roma, Italia. Le sue opere sono state eseguite ed esposte in numerosi festival internazionali di cinema e sedi d’arte contemporanea, tra cui il Locarno Film Festival, Matadero (Madrid), La Neomudéjar (Madrid), Maison Européenne de la Photographie (Parigi), UK New Artist, Artissima (Torino), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO), Teatro di Roma, Santarcangelo Festival (Rimini), Far East Film Festival (Udine), PACT Zollverein (Germania), Taiwan International Documentary Film Festival (Taiwan), La Biennale di Venezia e Ocean Space (Venezia).
Già in giovane età, Dela Cruz ha ricevuto il Bamboo Camera Award dal padre del cinema indipendente filippino, Kidlat Tahimik. Nel 2020 è stato selezionato tra i giovani registi emergenti di Berlinale Talents, rappresentando l’Italia alla 70ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
I film di Dela Cruz esplorano tematiche legate alle sue origini, alla storia, alla biografia e alla dimensione interiore, mentre le sue performance e ricerche si concentrano sulla cura, l’ospitalità, le pratiche indigene, gli approcci decoloniali, le Filippine post-coloniali e il commercio transpacifico di persone ridotte in schiavitù.
Nel 2023 ha inaugurato la sua prima grande mostra, IL Mio Filippino: For Those Who Care To See, presso il Mattatoio di Roma, presentando il percorso della sua ricerca pluriennale sull’esaurimento, la schiavitù, la cura, l’ospitalità e la storia coloniale delle Filippine.
Nel 2024, Dela Cruz è stato nominato dal Nordnorsk Kunstmuseum come artista per l’Artica Residency. Nel 2025 è stato selezionato da Art Explora e dalla Cité Internationale des Arts per sviluppare il suo nuovo progetto a Parigi.